giovedì 11 giugno 2015

Essere se stessi per se stessi.

Il bisogno di conferme serve a noi stessi ma noi le cerchiamo negli altri. Spesso il nostro sistema nervoso centrale lavora per ottenere dati che diventano man mano delle certezze. Questi dati diventeranno così delle abitudini che automaticamente non verranno calcolate ma, il cui risultato, verrà dato scontato. 

Facciamo un esempio... Se vedo un sasso di una certa dimensione più o meno ho già idea di che forza dovrò sviluppare per alzarlo, ma in realtà mi potrò trovare una bellissima riproduzione fatta di carta di quel sasso, che pesa circa un decimo del sasso vero...
Il mismatch sensoriale, questo tipo di valutazione sbagliata, ci porta al l'errore.

Il circuito neurologico che porta queste informazioni si trova nel giro del cingolo e più precisamente nell'amigdala. Una struttura in grado di immagazzinare la memoria delle azioni.
Ma perché allora alcune persone non riescono ad avere certezze e si affidano a  quello che gli altri pensano o quello che gli altri farebbero?
Tutti abbiamo in un certo modo bisogno di queste approvazioni, ma il problema sta nel fatto che, scarichiamo sugli altri la responsabilità di una scelta. Questo modo di agire lo sai che non è efficace, non rappresenta la tua vera persona, non devi piacere a tutti per forza... Devi piacere a te stessa! Anzi gli altri, alla fine, potrebbero mal interpretare le tue azioni.

Quante volte ti sei detto come sono stato bravo/a? Quante volte hai fatto il tifo per te stesso? Immagino già la risposta!!! Allora questo potrebbe essere un punto di partenza per cercare di essere se stessi...